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Sulle colline di Mercato Saraceno: fra Taibo, Monte Iottone e Ciola |
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MONTEGHIOTTONE
(Mont Juton od Uton), frazione del comune di Mercato Saraceno tra Savio e
Boratella, 22 chilometri al sud di Cesena. Vien chiamata generalmente Monte
Jutone e scritta anche sotto la forma di Monte Ghitone, Monte
Giuttone, Monte Jottone, ecc., ecc, nomi derivati da Mons Guidonis,
luogo, che nel 1255 era proprietà dei vescovi di Sarsina.
Nel 1371 Castrum Montis Glutonis con rocca e 14 focolari faceva parte del
vicariato del Montefeltro, da cui passò alla potente famiglia dei Tiberti da
Cesena.
Siccome i Tiberti furono sostenitori di Caterina Sforza così i loro compatrioti
i Martinelli, seguaci di Pandolfo Malatesta e quindi papalini, nel 1496
assalsero all’improvviso il castello di Monte Ghiottone e lo presero,
minacciando lo sfratto a tutti i Tiberti anche da Cesena. Questi però si
riebbero presto e ricuperarono il castello, facendovi prigioni molti dei
Martinelli e loro aderenti, che impiccarono tutti ai merli della rocca.
Poco tempo dopo se lo ebbe il Borgia, che lo distrusse. Ritornato in seguito ai
Tiberti, essi continuarono poi a possederlo pacificamente fino alla totale
estinzione della loro famiglia.
Allora venne occupato dalla camera apostolica e ceduto al vescovato di Sarsina,
sotto cui andò sempre decadendo, ed ora del vecchio Castello e Rocca non
rimangono che pochi avanzi, i quali torreggiano in cima a un colle sommamente
pittoresco.
La parrocchia di Santo Stefano di Monte Ghiottone con 225 anime fa parte
della diocesi di Sarsina.
Estratto da:
LA ROMAGNA
GEOGRAFIA E STORIA
Per
L’Ing. EMILIO ROSETTI
ULRICO HOEPLI
EDITORE-LIBRAIO DELLA REAL CASA
MILANO
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1894